Cécile Wick (*1954)

Si potrebbe dire che Cécile Wick dipinga con la macchina fotografica. L’idea di “istantanea” si allontana molto dal significato delle sue opere, poiché nelle sue fotografie e serie che ritraggono fiori, alberi, paesaggi d’acqua e montani, il tempo e la pace giocano un ruolo essenziale. È questa la chiave di ciò che l’artista cerca: la concretizzazione delle sue immagini interiori.

I ramoscelli e i fiori dei tre quadri della serie Fiori di notte del 2005 ricordano delicate decorazioni floreali su porcellana giapponese. Da una notte di nero intenso si intrecciano in direzione dell’osservatore e, grazie ad una precisa regolazione della luce, appaiono come maculati. La vicinanza all’arte giapponese è tanto più apprezzabile, in quanto Wick si è recata in Giappone soltanto l’anno successivo alla realizzazione di questa serie di fotografie, viaggio che l’ha poi ispirata a fare disegni a inchiostro oltre al suo lavoro fotografico. Da allora ha creato con la stessa tecnica immagini di strutture delicate, in parte maculate, in parte lineari. L’analogia non nasce grazie a un’influenza diretta dall’esterno, ma piuttosto a un’armonia, un’estetica correlata caratterizzata da un’intensità silenziosa. Wick ha realizzato altre serie di “fiori di notte” e proprio il lavoro in serie è caratteristico della sua pratica artistica anche per quanto riguarda i disegni e la grafica. La serie mette in gioco il fattore tempo, i sottili cambiamenti, gli spostamenti e le metamorfosi che avvengono tra due o più immagini di un motivo. L’identità dell’opera e del tempo ha giocato un ruolo centrale già all’inizio della carriera artistica di Wick: dopo aver studiato storia dell’arte e letteratura, ha studiato anche teatro, e nei primi anni Ottanta ha trovato la sua strada con la performance e la videoarte. Nella seconda metà degli anni Ottanta ha sperimentato la stenoscopia, una tecnica fotografica che richiede tempo e persistenza. Poco dopo ha iniziato a lavorare con fotocamere digitali, che le permettono di effettuare diverse manipolazioni artistiche.

Cécile Wick convince con lavori che aprono nuovi orizzonti, pur rimanendo sempre riconoscibili. Fino al 2016 ha insegnato all’Università delle Arti di Zurigo e, nel 2006, il Kunstmuseum di Basilea le ha dedicato una mostra personale che ha riscosso molto successo. Dal 1998 collabora con l’artista Peter Radelfinger, con cui sviluppa progetti di arte urbana.

 

Cécile Wick è nata a Muri (CHE) nel 1954. Oggi vive a Zurigo (CHE).

Ambiti d’attività: performance, video, fotografia, pittura, disegno, stampa d’arte, arte urbana

Sito web di Cécile Wick


vedi anche

Opere di Cécile Wick