Gustave Buchet (1888-1963)

Gustave Buchet era stato membro fondatore dell’associazione d’artisti «Le Falot» (La lanterna), un gruppo nato a Ginevra nel 1915 e finalizzato a creare un polo in opposizione alla predominante arte nazionale di Ferdinand Hodler. Per la loro ricerca formale i membri di questo gruppo si orientavano alla capitale artistica Parigi, improntata alle correnti dell’avanguardia ed in particolare, nel periodo 1910-1920, al «Cubismo», al «Futurismo» e all’«Orfismo».

Gustave Buchet nacque a Etoy e studiò a Ginevra all’Ecole des beaux-arts insieme ad Alice Bailly e Rodolphe-Théophile Bosshard, originari della Svizzera francese, e ad Otto Morach, proveniente dalla Svizzera tedesca – tutti artisti presenti con alcune opere nella collezione. Buchet è uno dei più importanti esponenti del cubismo svizzero. La capitale francese aveva destato l’interesse di Buchet già negli anni 1910 e 1916. Nel 1920 egli si trasferì definitivamente in quella città e aderì alla «Section d’Or», un’associazione che raccoglieva artisti di talento e che aveva tratto il proprio nome dalla sezione aurea, vale a dire dal classico rapporto delle proporzioni. La natura morta Mele e vaso blu risale al 1932 ed appartiene al periodo tardo del pittore. La tela si avvale di principi del linguaggio cubista, ma ne trasgredisce per molti aspetti le regole a favore di una concezione pittorica ancora classica. Rimane d’impronta cubista il mutevole punto d’osservazione dello spettatore: sul piatto chiaro colmo di mele rosse si guarda dall’alto, il vaso blu viene invece visto di lato. La tovaglia di colore grigio-blu assume le sembianze di una nuvola e costituisce un legame con lo sfondo strutturato geometricamente. In quest’ultimo di può individuare una serie di spigoli del tavolo e di schienali della sedia disposti a ventaglio. L’intensa luce ed il ritmico ed oscillante paesaggio, caratterizzato da morbide rotondità ed angolose superfici, rimandano ad un influsso dell’Orfismo, definibile in modo sintetico come «cubismo melodioso». Sebbene la natura morta sia stata composta in stretto riferimento al rettangolo della tela, la panciuta bombatura del vaso trasmette nell’insieme dell’opera un’idea di volume e di dimensione spaziale.

Nei suoi lavori tardi, Gustave Buchet si dedica intensamente all’elaborazione di una nuova e valida composizione classica del quadro. La natura morta Mele e vaso blu costituisce un esempio di questi suoi sforzi. Attraverso una stesura del colore più libera e sensuale egli tenta di strutturare una superficie pittorica nel suo insieme armoniosa.

(Fonte: catalogo ‚Innovazione e Tradizione‘, Berna 2001)

 

Gustave Buchet è nato a Etoy (Svizzera) nel 1888, è morto nel 1963 a Losanna (Svizzera).

Campi di attività: pittura, scultura, illustrazioni, teatro

Opere di Gustave Buchet