Ka Moser (1937-2023)

Dalla fine degli anni Sessanta l'arte di Ka Moser si muove tra musica, performance musicale e pittura. Il primo dei suoi poemi di colori (Farbengedichte, in sigla: FG), che fino ad oggi sono un tratto fondamentale della sua opera, è nato nel 1983 come testo cantato spontaneamente durante una performance.

Il fatto inconsueto che Ka Moser, un'artista figurativa, negli anni Ottanta abbia creato quasi esclusivamente musica suggerisce che i suoi lavori debbano essere interpretati come trasposizione visiva di un processo di riporto. Moser utilizza i colori attraverso il filtro dell'immaginazione acustica e si serve quindi di un reticolo in grado di sottolineare tanto l'aspetto pittorico quanto quello musicale delle proprie composizioni. L'elemento fondamentale è il quadrato, tutte le altre forme nascono dalla sua ripetizione nella stessa o in un'altra tonalità, nella moltiplicazione sistematica di raddoppi e riflessi. A seconda delle dimensioni del reticolo e dell'ampiezza dello spettro di colori ne nascono a volte dipinti tranquilli e monocromi come Rotmalgelb 6 Ton (1997), a volte collage nervosi e brillanti come Kaleidoscope-eye I (1996), realizzato con l'unione di 45 stampe a laser di reticoli quadrati colorati. Non è un caso che questo lavoro ricordi lontanamente le grafiche computerizzate degli albori dell'era digitale. In effetti a partire dai tardi anni Novanta Ka Moser ha sviluppato le sue composizioni sempre più al computer, spianando così la strada al regno degli algoritmi per la sua pittura concettuale e poetica. Nella collezione della Mobiliare sono presenti oltre alle due opere precedentemente citate, anche il monumentale spartito von rot zu gelb (1993), il poema colorato quadrato FG 3, Nr. 7 (1995) e tre luminosi disegni ad acquarello e matita colorata della serie FG-Spiegelbild (1999) – Februar, September/Dezember e September, N.Y. –, ciascuno composto di due fogli con dieci campi colorati il cui ordine geometrico si rispecchia nel foglio contrapposto. Si basa sullo stesso principio anche il dittico G-L’Ouverture del 2006, realizzato in olio su cotone e caratterizzato da un'opacità di gran lunga superiore.

Le indagini di Ka Moser sul suono del colore si inseriscono nella fertile storia dell'astrazione geometrica che non sviluppa in modo autonomo i suoi principi compositivi, ma li deriva dallo spazio dell'esperienza percettiva musicale.

 

Ka Moser, nome d'arte di Katharina Wüthrich, è nata a Zurigo (Svizzera) nel 1937 e vive e lavora a Berna (Svizzera).

Campi di attività: disegno, pittura, arte oggettuale, musica, fotografia, escursioni digitali, stampe

Sito web di Ka Moser


vedi anche

Opere di Ka Moser