Werner Otto Leuenberger (1932-2009)

Werner Otto Leuenberger fu uno degli artisti svizzeri più produttivi e stilisticamente eclettici della sua generazione. In oltre cinquant'anni di carriera realizzò diverse migliaia di dipinti, disegni, grafiche e opere plastiche che possono essere descritte a posteriori come una lettura del mondo da un punto di vista in continuo cambiamento, talvolta molto legato allo spirito artistico del tempo.

L'interesse di Leuenberger per le tendenze contemporanee della cultura visiva non è dovuto a motivi casuali: dopo una formazione come fotolitografo e aver frequentato la Scuola di arti applicate di Berna, svolse per diversi anni il mestiere imparato, dedicandosi al tempo stesso anche alla pittura. Nel 1959 le sue prime astrazioni bidimensionali gli valsero prontamente l'invito alla Biennale di San Paolo, dopo la quale scelse di intraprendere la carriera di artista indipendente. Vinse numerose borse di studio e premi grazie ai suoi primi lavori meditativi che alla fine degli anni Sessanta, per influsso della Pop Art e della Minimal Art, sboccarono in composizioni geometrizzanti caratterizzate da un chiaro vocabolario formale e da un elevato valore di riconoscibilità. Ne è un tipico esempio la xilografia ohne Titel del 1967 appartenente alla collezione della Mobiliare. Se le immagini di questa fase artistica sono caratterizzate da forme quali Um-Wolke(«nuvole di contorno»), violino o ruota dentata, nell'ambito delle agitazioni giovanili degli inizi degli anni Ottanta trovarono sempre più spazio nelle sue opere la realtà politica e il linguaggio visivo del tempo. Il tratto si fece più spontaneo ed espressivo e i soggetti più divertenti, esistenziali, assurdi – come ad esempio in Sternenmädchen del 1981 o nella bizzarra figura contorta con candela, Ohne Titel (1982). Nella sua opera matura Leuenberger tornò poi in maniera più consistente alle composizioni astratte non figurative, realizzando spazi figurativi semplici come sfondi per gamme cromatiche radicalmente ridotte come in Schattenlicht, grau (1997/1998) e Schattenlicht, rot (1998) oppure in Schicht über Schicht, Zeit über Zeit (2001).

 

Leuenberger, che negli anni Sessanta fece parte dell'avanguardia bernese insieme ad artisti come Ueli Berger, Herbert Distel o Markus Raetz e che dal 1981 si faceva spesso chiamare semplicemente W.O.L., non può essere inquadrato dalla storia dell'arte in una corrente. La sua opera era caratterizzata da un indomabile desiderio di creare e dalla curiosità per il presente.

 

Werner Otto Leuenberger nacque a Berna (Svizzera) nel 1932, dove morì nel 2009.

Campi di attività: pittura, grafica per stampa, disegno, arti plastiche


vedi anche

Opere di Werner Otto Leuenberger

© Werner Otto Leuenberger
Werner Otto Leuenberger

Sternenmädchen