Come si possono fondere tra loro frivolezza barocca e riduzione geometrica, astrazione ed espressività? Basta esaminare le opere dello scultore della Svizzera occidentale Albert Rouiller, alle quali si dedicò con enorme passione e un grande rispetto per il materiale.
A quindici anni Albert Rouiller si iscrisse al corso di scultura della Scuola di arti applicate di Ginevra, studiando allo stesso tempo le tecniche di colatura e di lavorazione del gesso alla Scuola di arti decorative. In seguito la sua carriera ebbe una rapida ascesa: nel 1958, anno in cui concluse gli studi, collaborò come scalpellino al restauro della facciata del Grand Théâtre di Ginevra e già poco tempo dopo ricevette direttamente incarichi per la realizzazione di opere d'arte in spazi pubblici. In una prima fase lavorò prevalentemente con la pietra, ma dal 1962 iniziò ad interessarsi anche al bronzo e ad altri metalli. Le strutture tridimensionali di carattere prettamente geometrico delle prime opere di Rouiller divennero sempre meno compatte, per sfociare a partire dalla metà degli anni Sessanta in «composti» dinamici dotati di articolazioni e cerniere: queste opere plastiche, spesso composte da più parti e talvolta da diversi materiali, ricordano aspetti figurativi, organici, a volte però anche meccanici, surrealisti o persino barocchi nonostante siano formalmente astratte. A partire dal 1980 l'artista tornò a nutrire un interesse sempre maggiore per la pietra. Le forme si fecero più semplici, restando comunque dinamiche e determinate dalla conciliazione degli opposti. Parallelamente anche i suoi disegni conobbero uno sviluppo analogo: le composizioni lineari iniziali si presentano infatti come studi sulle complesse torsioni delle sue sculture. Negli anni Ottanta le geometrie dei disegni e delle grafiche diventarono maggiormente bidimensionali e presto anche colorate.
Rouiller, che dal 1988 visse tra Ginevra e Palma di Maiorca, rivestì un ruolo importantissimo nel panorama artistico della Svizzera occidentale grazie alle sue opere per gli spazi pubblici e alla cofondazione dell'Associazione professionale degli scultori di Ginevra. Ricevette numerosi riconoscimenti, tra i quali quattro premi Kiefer Hablitzel e due borse di studio federali per l'arte (tutti ottenuti negli anni Sessanta).
Albert Rouiller nacque nel 1938 a Ginevra (Svizzera) e morì nel 2000 a Soral nei pressi di Ginevra.
Campi di attività: scultura, arte in spazi pubblici, disegno, grafica per stampa