Direktion Bern, Die Mobiliar, Bundesgasse 35, 3001 Bern
La mostra affronta in modo ludico e sensoriale le nuove possibilità digitali nel nostro mondo del lavoro. Nella morsa tra aiuto e frenesia, la mostra «CTRL+ALT+RELAX» invita a prendere fiato e a rilassarsi. Esaminando le opportunità e i rischi dei nuovi assistenti digitali, si fondono prospettive diverse provenienti da scienza, arte, cultura ed economia.
È possibile sperimentare in prima persona attraverso stazioni interattive i risultati di ricerca del Laboratorio Mobiliare di analitica presso il politecnico di Zurigo. Sono inoltre esposte opere scelte della collezione della Mobiliare Svizzera Società Cooperativa.
Quattro spazi di risonanza con opere della
collezione d’arte della Mobiliare accompagnate da quesiti offrono un’ulteriore
prospettiva sulla digitalizzazione nel lavoro quotidiano. Ogni spazio è introdotto da una domanda
iniziale.
Per
che cosa vi prendete tempo a sufficienza?
Il tempo è una dimensione centrale che
determina il nostro lavoro quotidiano. Tempo, efficienza, efficacia,
attenzione, regola dell’80/20... la nostra giornata è scandita da priorità.
Idealmente gli strumenti digitali dovrebbero aiutarci a organizzare e sfruttare
meglio questo tempo. Per che cosa quindi
ci prendiamo tempo a sufficienza? Il punto di partenza della mostra è
rappresentata dall’opera video di Monica Ursina Jäger, LIQUID TIME – An
Earthly Archive on Weathering Thoughts (2022), che mostra materiali
primordiali della Terra come ad esempio sabbia, acqua e pietre nelle loro forme
più svariate e immagini di città dall’effetto utopico. A chi osserva l’opera vengono presentate
immagini incredibili di quanto ha subìto la natura con il passare del tempo,
interrogando il ruolo dell’umanità in tale processo.
Quale effetto esercita il tempo sui
materiali? Come percepiamo il tempo noi come persone? Le opere video di
Koka Ramishvili possono essere lette in modo simbolico sul piano del proprio
rapporto con il tempo. In esse si vede una persona che da un recipiente versa
con precisione del liquido sul tavolo accanto a una tazza. Di primo acchito può
apparire divertente, ma l’immagine presenta un potenziale sovversivo:
Ramishvili illustra con un esempio preso dalla quotidianità lo scostamento dai
modelli di comportamento assunti come norma. Il motivo di questo atto anomalo
non viene svelato nei lavori dell’artista: la persona viene distratta? Sta
eseguendo contemporaneamente un’altra azione? O versa volutamente il liquido
come una sorta di ribellione nei confronti di una situazione che non ci è nota?
Le fotografie di Chantal Michel ci mostrano poi un’immagine perturbante di stanchezza, probabilmente causata dallo stress. Si tratta della rappresentazione dello sfinimento massimo che viene visualizzato come «spossatezza» o «sfiancamento» estremi? In questo senso le opere d’arte ci esortano con forza a chiederci a cosa dedichiamo tempo a sufficienza nella nostra quotidianità. Ascoltiamo appieno le esigenze basilari come ad esempio mangiare, bere e dormire? Quanto tempo ci richiede il lavoro? Quanto tempo dedichiamo alla nostra vita sociale?
Mélodie
Mousset
Empathy Creatures (2025) è un’installazione artistica interattiva di realtà
virtuale. Al centro dell’opera troviamo una creatura virtuale empatica che
permette ai partecipanti di influire sul suo livello di stress immettendo dati
in tempo reale. Tramite la respirazione consapevole e attività nell’ambiente di
realtà virtuale i partecipanti possono esercitarsi nella gestione dello stress
e allo stesso tempo influire sul benessere della creatura. Il progetto,
ispirato dai lavori di ricerca del Laboratorio Mobiliare di analitica al
Politecnico di Zurigo, mostra come tecnologie quali l’intelligenza artificiale
e la realtà virtuale possano essere impiegate per far fronte allo stress. L’installazione,
che comprende schermi e stazioni di realtà virtuale, si ispira al gioco del
Tamagotchi.
L’opera d’arte è stata realizzata da
Mélodie Mousset appositamente per il progetto CTRL+ALT+RELAX e fa parte
della collezione della Mobiliare Svizzera Società Cooperativa.
Che
cosa riusciamo a fare simultaneamente?
L’installazione video di Thalles Piaget, Gleichzeitig
in zwei Zeiten #2 («insieme in due tempi #2», 2023)
rispecchia il rapporto tra il mondo analogico e quello digitale: tramite lo
schermo in cui vediamo il linguaggio di programmazione e lo specchio che
riflette l’immagine di chi osserva l’opera. Questa simultaneità interroga il
modo di muoverci e di vederci nella quotidianità digitale e analogica. Infatti
il confine tra online e offline si fa labile: siamo «always on». Il
filosofo italiano Luciano Floridi ha coniato il termine «onlife» per definire
questo fenomeno: un mondo in cui realtà
digitale e fisica si permeano a vicenda. Un atteggiamento consapevole nei
confronti del mondo digitale è quindi più importante che mai per
contestualizzare la percezione personale e la percezione esterna.
In
quale luogo fate il pieno di energia?
Servendosi di forze e di modalità di
movimento diverse degli oggetti, Roman Signer esegue trasformazioni di energia
nelle sue azioni ispirate all’arte performativa, con effetti che non sono mai
prevedibili al cento per cento. Nel gioco tra fuoco, acqua, aria e terra mette
in mostra il potenziale intrinseco della natura. Così anche nell’opera video qui esposta Blauer
Rauch («fumo azzurro»), in cui un drone che sfreccia a tutta velocità
emettendo fumo azzurro turba la quiete del bosco. Quest’opera ci interroga sulla nostra fonte
individuale di energia. Qual è il luogo in cui faccio il pieno di
energia? Quali sono le attività o le strategie che mi permettono di far
fronte alle sfide quotidiane? Le altre opere d’arte di Fischli/Weiss,
Hermann Alfred Sigg e Filip Haag riportano il pensiero al punto di partenza
della mostra, l’opera video di Monica Ursina Jäger. I diversi scenari naturali
quali il bosco verde e rigoglioso, il fiume secco o il paesaggio lunare possono
essere interpretati come i diversi stati in cui ci troviamo mentalmente noi
esseri umani. Dobbiamo scoprire per noi quale ambiente ci fa bene e dove ci
sentiamo meglio. Le opere d’arte scelte visualizzano in questo senso i
possibili luoghi e le fonti che permettono di fare il pieno di energia,
ispirazione e conoscenza.