Volumi leggeri che riempiono lo spazio nelle prime opere, colori abbondanti e pastosi in quelle più recenti: le performance spiccatamente materiche dell'arte oggettuale di Anna Amadio traggono origine dall'indagine concettuale delle caratteristiche dei materiali e dall'interrogazione sull'essenza della plasticità e della scultura.
L'artista dal nome melodioso crea anche oggetti figurativi, ma si è sempre ritenuta in primo luogo una scultrice. Amadio ha studiato dal 1989 al 1992 design degli spazi alla scuola di design «Schule für Gestaltung» di Basilea, ventuno anni dopo ha iniziato il corso di studi triennale Master of Arts in Fine Arts presso la Scuola Universitaria Professionale della Svizzera nordoccidentale. A questo punto era già da tempo un'artista attiva a livello internazionale. Aveva acquistato notorietà alla metà degli anni Novanta con i Luftobjekten – involucri in film di polietilene trasparente, gonfiati d'aria e spesso incastrati l'uno nell'altro, in grado di trasformare il rapporto tra interno ed esterno nello spazio espositivo. I primi lavori bidimensionali sono nati nel 1999 sotto forma di disegni a matita e a pennarello di grande formato, realizzati a tratteggio, e in seguito di frottage di disegni fatti con la colla. Le tematiche del sovrapporsi e dell'avvolgersi sono state approfondite attorno alla metà degli anni 2000 con oggetti sottovuoto avvolti in film di plastica colorata o sculture di plastica riscaldata e ricoperta da uno strato di colore. Per la sua nuova serie di opere l'artista ha riprodotto noti dipinti impressionisti mettendone poi in rilievo la struttura con uno spesso strato di colore monocromo. Anche qui sono visibili alcuni tra i costanti motivi di riflessione nell'opera di Amadio, come la base materiale della percezione delle forme e il rapporto tra materia e corporeità.
La consapevolezza nell'impiego dei colori e della performance su grande scala – in particolare la seconda è stata a lungo un ambito puramente maschile – accomuna Amadio a colleghe come Katharina Grosse o Pia Fries. La sua opera ha ricevuto diversi riconoscimenti, tra cui anche il Premio federale per l'arte libera nel 1996, 1998 e 2000.
Anna Amadio, nata nel 1963 a Belp (Svizzera), vive e lavora a Basilea (Svizzera).
Campi di attività: oggetti, installazioni, pittura, disegno, arte nell'architettura