Gaspare Otto Melcher (*1945)

Si vorrebbero descrivere i suoi quadri come uno «spettacolo di linee», come l’esplosione di una forza espressiva dinamica e gestica – e supporre che siano opere di un artista guidato dall’intuizione. Ma Gaspare Otto Melcher è un pittore che traduce la complessità del mondo in un linguaggio formale frutto di una precisa riflessione.

La collezione della Mobiliare comprende dieci opere dell'artista, tutte nate tra la fine degli anni Ottanta e gli anni Novanta. A quell’epoca Melcher aveva già da tempo sviluppato i tratti fondamentali del suo metodo artistico: dal 1970 al 1975, mentre viveva ad Amsterdam, si era occupato approfonditamente di ideografie, cioè di scritture i cui simboli sono immagini stilizzate che non rimandano a un oggetto concreto ma a un’idea. (Un noto esempio di questo tipo di simboli è la scrittura geroglifica dell’antico Egitto). Con la concrezione e la variazione di queste immagini ovvero idee schematiche, Melcher è in grado di creare figure altamente complesse, talvolta riportate su tela o su carta in file che ricordano le casse dei caratteri tipografici. In serie di opere che ne indagano approfonditamente i potenziali appaiono come testi che – diversamente dal nostro linguaggio parlato o scritto – non sono soggetti alla successione ma possono rappresentare contemporaneamente tutti i pensieri, le idee e le associazioni.

Il gruppo di opere The Roswell Series nato tra il 1997 e il 2000, di cui un dipinto fa parte della collezione della Mobiliare, si concentra su una storia misteriosa: si dice che nel 1947 sia caduto un UFO vicino alla cittadina di Roswell, nel Nuovo Messico. Negli anni Novanta il mito di Roswell venne riscoperto e fece il suo ingresso nella cultura pop. Nel 1995 Melcher notò che i rottami dell’oggetto volante di supposta origine aliena erano ornati di ideogrammi sorprendentemente simili a quelli con i quali lavorava già da anni. Con questo gruppo di opere si è aperto quindi letteralmente un universo completamente nuovo…

 

Melcher, che si è trasferito in Toscana nel 1975 e ha vissuto per alcuni mesi al Cairo nel 2006 e nel 2014, presenta regolarmente le sue opere in esposizioni soprattutto in Svizzera e in Italia. Creazioni dell'artista si trovano anche nella Kunsthaus di Zurigo e nel Museo di Belle Arti di Argovia.

 

Gaspare Otto Melcher, nato nel 1945 a Coira (Svizzera), vive a Cecina (Italia).

Campi di attività: pittura, disegno, collage, acquaforte, monotipi

Sono un artista indipendente dal 1969. Dopo aver seguito i corsi di Emilio Vedova a Salisburgo e Venezia nel 1968/69, nel 1970 sono stato invitato da Johannes Gachnang ad Amsterdam, dove ho lavorato molti anni come assistente nella galleria Goethe-Institut-Provisorium. Lì, 50 anni fa, la domanda su quale arte mi potesse essere d’aiuto mi ha costretto a dare una risposta strategica. A fronte della situazione contraddittoria e confusa del dibattito internazionale di quell’epoca tra gli artisti sul COME, sul PERCHÉ e sul DOVE debba dirigersi l’arte, ho scelto di dedicarmi alla ricerca sulle sue origini. Ad Amsterdam ho scoperto l’opera di A.R. Penck, che nei suoi “StandArts” tematizzava per la prima volta questo punto di partenza. Gli IDEOGRAMMI rappresentano il linguaggio figurativo più antico e affondano le proprie radici nella preistoria. Ad essi ho dedicato il mio primo progetto di ricerca, le “ZEHNERSERIEN” del 1971-75.



Negli anni seguenti la tematica delle figure e degli ideogrammi mi ha spinto a realizzare i più diversi gruppi di opere. Dopo il 1990 ho tratto nuovo materiale per gruppi di opere da ricerche sui simboli di Roswell (“ROSWELL SYMBOLS”, 1995–2000) e sui reperti preistorici di Glozel (“LITANIE PITAGORICHE” e “CANTO PITAGORICO”, 2001-2004).



Numerosi soggiorni di lavoro in Egitto nel 2006, 2008 e 2014/15 durante i quali mi sono dedicato all’indagine sull’iconografia e l’ideografia dell’antico Egitto mi hanno permesso di ampliare il mio materiale ideografico con le strutture geometriche fondamentali dell'antica tecnica pittorica, e ancora oggi lavoro alla visione di un’opera che spazi dalle radici arcaiche alla contemporaneità, il “PROJECT MR”, 2006-2020.



Finché l'arte si orienta alle visioni assolve al suo compito. Voglio continuare a perseguire questo obiettivo come ho fatto nei 50 anni di produzione artistica che ho alle spalle, perché l’arte ci DEVE essere d’aiuto per avere davvero senso. Questo obiettivo non cambia nemmeno in una società tecnologizzata, ma rappresenta piuttosto una sfida completamente nuova e stimolante per noi artisti.


vedi anche

Opere di Gaspare Otto Melcher

© Gaspare O. Melcher, Livorno
Gaspare Otto Melcher

Donna ieratica