L'opera di Jan Vorisek (nato nel 1987 a Basilea, vive e lavora a Zurigo), in cui confluiscono scultura, installazioni, suono e performance, si caratterizza per l'uso di oggetti trovati e di materiali industriali nonché per l'interazione con le condizioni specifiche del luogo di esposizione. L'artista definisce le presentazioni del suo lavoro come delle «drammaturgie» e concepisce quindi le sue opere come narrazioni architettoniche in grado di trasformare lo spazio.
L'intrecciarsi di dimensione visuale, spaziale e sonora è uno dei suoi temi centrali. La scultura cinetica I Forgot the Word but I Remember the Feeling (2019) produce effetti luminosi e suoni che si sovrappongono, ai quali si aggiunge la rotazione delle pale luminose e il loro potere ipnotico e quasi meditativo. L'impiego simultaneo di elementi scultorei, architettonici e sonori gioca con le percezioni sensoriali e gli stati d'animo del pubblico. L'opera agisce su di noi ed è aperta a una molteplicità di associazioni e interpretazioni.
Jan Vorisek, facendo ricorso a oggetti industriali e sottolineando la correlazione tra opera, spazio di esposizione e pubblico, rimanda alle ricerche formali degli artisti concettuali degli anni 1960. Tuttavia egli conferisce una forma attuale alle strategie adottate agli albori dell'arte concettuale grazie alle performance, alla scelta di materiali contemporanei, al legame con i nuovi media e la musica elettronica. Per le performance sonore che sono parte integrante delle esposizioni l'artista impiega i materiali delle installazioni come sorgenti acustiche.
Jan Vorisek, nato nel 1987 a Basilea (CH), vive e lavora a Zurigo (CH).
Ha studiato arti visive alla Scuola d'Arte di Zurigo. Mostre personali (selezione): Museo d'arte di Winterthur (2023-2024), Swiss Institute, New York (2021); Kunsthaus Glarus (2020); Observation Society, Canton (2018). Mostre collettive (selezione): High Art, Arles (2022) ; Kunstmuseum Bonn (2020); Luma Westbau, Zurigo (2019); Kunsthalle Exnergasse, Vienna (2017); Kunstverein Braunschweig (2017). Vincitore del Prix Mobilière 2023 e del Premio Culturale Manor di Zurigo 2023.
Campi di attività: scultura, installazioni,
performance, musica
Fotografo: Rob Kulisek