Nel suo lavoro, Jean-Luc Manz esplora le possibilità di stabilire relazioni con il mondo reale delle cose attraverso la pittura e il disegno astratto.
Inizialmente Manz ha completato un apprendistato come fotografo. Dopo un periodo dedicato ai viaggi, nel 1974 inizia una sorta di studio autodidattico dell’arte a Losanna in cui visita mostre, si addentra nella scena locale facendo numerose conoscenze e partecipa in forma non ufficiale ai workshop dell’École supérieure d’art visuel (ESAV) di Ginevra. Dopo le prime mostre vince la Borsa federale d’arte nel 1982, seguita nel 1988 da una grande mostra individuale al Museo d’arte di Winterthur. Più tardi, nel 1992, partecipa alla quarta Biennale del Cairo. Dall’inizio degli anni Novanta i lavori di Manz vengono esposti regolarmente in importanti mostre in Svizzera e all’estero. Allo stesso periodo risale uno dei suoi primi lavori facenti parte della collezione della Mobiliare: Sans Titre (1991) può essere interpretato come il frammento di una scacchiera, ancora oggi un motivo centrale nell’opera di Manz, non da ultimo per la ricchezza di significati tra astrazione autoreferenziale e design del quotidiano adatto al grande pubblico. Allo stesso modo una trama geometrica reticolare fa da base ai disegni a campi di colore No 5 e No 8 (entrambi risalenti al 2010). Per contro, i quadri Khaled, Yaseer, Les liquides e L’amant (tutti del 1996) sono caratterizzati da linee orizzontali di colore rosso, giallo, verdazzurro e di un tenue color melanzana. L’atmosfera e la generosità disinvolta che spesso si riconoscono solo a un secondo sguardo nelle composizioni di Manz sono perfettamente riprodotte nella serie Signes p. u. nouvelle géométrie (2000). Forme tondeggianti, frammenti di griglie e caratteri simili a lettere sono distribuiti su otto fogli per formare un vocabolario personale e astratto del mondo reale, inserito in un dialogo animato con riferimenti storici e contemporanei dell’astrazione geometrica.
Insieme a John Armleder, Jean-Luc Manz è uno dei rappresentanti di un’astrazione della Svizzera occidentale che ha dato vita a una scuola propria con ironia discreta, spirito narrativo e un chiaro senso della realtà.
Jean-Luc Manz è nato a Neuchâtel (CHE) nel 1952. Oggi vive e lavora a Losanna (CHE).
Ambiti d’attività: pittura, disegno, arti grafiche