Ci sono pochi artisti che tematizzano in egual modo questioni artistiche e sociopolitiche. L'artista di origini georgiane Koka Ramishvili è uno di questi e utilizza a tale scopo forme d'arte espressive molto diverse. Allo stesso tempo nei suoi video, dipinti, disegni, oggetti e nelle fotografie raggiunge sempre un livello elevato di concisione e forza di attrazione.
La messa in discussione delle comuni classificazioni rappresenta una costante importante nelle opere multimediali di Ramishvili. Questo vale sia per i lavori a sfondo politico, realizzati soprattutto negli anni Novanta del secolo scorso, sia per le opere più recenti, in cui l'attenzione si concentra sulla relazione tra i diversi generi artistici. I video Tea, Coffee e Milk affrontano entrambi questi aspetti: si tratta di tre brevi videoclip in ognuno dei quali una persona versa intenzionalmente un liquido da un recipiente sul tavolo di fianco alla tazza a disposizione per tale scopo. Da un lato, ciò che di primo acchito appare divertente ha un potenziale sovversivo: Ramishvili illustra con un esempio preso dalla quotidianità lo scostamento dai modelli di comportamento assunti come norma. Dall'altro lato i tre filmati affascinano per l'inquadratura statica che ci mostra i protagonisti, come attraverso uno spioncino rettangolare, solo in parte, senza la testa. Grazie a questa omissione consapevole il motivo, che ha effetto sia nelle immagini che nei video, acquista gran parte della sua tensione e manifesta il grande interesse di Ramishvili per le questioni di drammaturgia visiva.
Koka Ramishvili è diventato noto a livello internazionale grazie al contributo per il padiglione georgiano alla biennale di Venezia del 2009. Come artista della cosiddetta «ultima generazione sovietica» è stato cofondatore nella Tbilisi degli anni Novanta di una scena artistica attiva e aperta. All'inizio degli anni 2000 si è impegnato a Ginevra per lo scambio artistico tra Svizzera e Georgia.
Nato a Tbilisi (Georgia) nel 1957, Koka Ramishvili vive e lavora a Ginevra (Svizzera) dal 2000.
Campi di attività: video, pittura, disegno, scultura, installazione
”Yes, art can change your way of thinking, it’s a possibility to see the world from a different point of view. That means you are less depending on stereotypes and cliches and you can modulate future. Without art and creation you can't modulate future”
(«Sì, l'arte può cambiare il proprio modo di pensare. Offre la possibilità di vedere il mondo da prospettive diverse; ciò significa essere meno dipendenti dagli stereotipi e dai cliché e poter plasmare il futuro. Senza l'arte e la creazione non è possibile plasmare il futuro.»)