Per Olivier Mosset un quadro non è in primo luogo pittura, ma oggetto. Solo poche personalità del mondo artistico che si occupano dell'applicazione di colore su superfici si rifiutano di essere pittori nel senso comune del termine con una coerenza paragonabile alla sua. E a ragione, perché non gli interessano gli aspetti genuinamente pittorici della produzione di immagini, come il gesto o l'espressione, ma soltanto i fatti – colore, forma, materiale.
Mosset ha iniziato a interessarsi di questioni pittoriche già quando frequentava la scuola a Neuchâtel, traendo ispirazione da artisti come Jasper Johns o Frank Stella. Nel 1963, ad appena 19 anni, si è trasferito a Parigi dove è diventato assistente di Jean Tinguely, ha lavorato per Daniel Spoerri ed è entrato a contatto con i Nouveaux Réalistes. Nel 1967 ha fondato assieme a Daniel Buren, Michel Parmentier e Niele Toroni il gruppo di artisti BMPT che sosteneva la necessità di una rinascita profondamente sobria della pittura – anche come reazione critica al successo che incontravano all'epoca i rappresentanti dell'espressionismo astratto e della seconda scuola di Parigi. Mentre Mosset nel proprio studio dipingeva cerchi neri su sfondo bianco cercando di dimenticare ogni tratto soggettivo nell'eccesso pittorico e si ribellava al mercato bramoso di pezzi unici, offrendo invece una serie di circa 200 versioni uguali della stessa opera, sulle strade di Parigi si univa alle proteste del maggio 1968 e fondava un club di motociclismo marxista. Dopo essersi trasferito a New York nel 1977 si è dedicato alla pittura monocroma e a partire del 1983 ha fatto parte del panorama libero del Radical Painting statunitense ed europeo. Ne sono seguiti quadri bicromi a righe e tele sagomate, con le quali nel 1990 ha indagato il rapporto tra immagine e oggetto, pittura e scultura nel Padiglione svizzero della Biennale di Venezia. Nel 1996 si è trasferito a Tucson, Arizona.
La Mobiliare possiede un suo quadro di grande formato risalente al periodo di New York. Ohne Titel (1992) prende le mosse dal collegamento di punti immaginari in cui piegare in tre parti il bordo sinistro e a metà il bordo destro del quadro. Mosset ha sfruttato la linea a zig zag che ne risulta come base compositiva per dipingere a campi di colore giallo chiaro e crema.
Olivier Mosset, che collabora regolarmente con personalità del mondo artistico come John Armleder, Amy Granat o Cristina da Silva, è considerato uno dei principali artisti svizzeri contemporanei nel campo della pittura concettuale.
Olivier Mosset, nato a Neuchâtel (Svizzera) nel 1944, vive e lavora a Tucson, Arizona (USA).
Campo di attività: pittura