Otto Morach (1887-1973)

«Scintille argentate – estasi – Zurigo diviene bella solo di notte.» Otto morach, 1922 - Dietro al titolo di quest’opera di nasconde tutt’altro che una esatta rappresentazione architettonica nel senso delle tradizionali vedute di città. Come un cristallo luminoso il Grossmünster si staglia sul cielo blu notte e sembra raggiungere con le sue torri le stelle. Tutta la scena è immersa nella pallida luce della luna, che la rende quasi magica e appartenente ad una sfera superiore. Il rinvio ad una realtà superiore non si manifesta però solamente nella scelta estraniante del colore, anche le apparizioni cosmiche nel firmamento notturno, accennate attraverso cerchi concentrici di colore e la tensione verticale della costruzione sacra sono da interpretare come segni di un’illuminazione mistica.

Il tema che ben rispecchia lo spirito del tempo, della cattedrale che tutto sovrasta e che diventa indicativa per una società progressista ma disillusa dall’esperienza della prima guerra mondiale, non appare una scelta casuale per Otto Morach. Sotto l’impulso degli scritti dell’architetto tedesco Bruno Taut (1880-1938), che considerava la cattedrale sopra la città un’opera d’arte totale e simbolo del rinnovamento spirituale e religioso, Morach ha infatti sviluppato la sua propria visione del noto motivo pittorico. Il fatto che il pittore solettese presenti il Grossmünster come soggetto della sua opera così carica di espressività, dipende dal luogo dove aveva scelto di lavorare.

Dopo soggiorni a Parigi e Monaco che gli avevano fatto conoscere da vicino il cubismo e il futurismo, a 32 anni Morach si stabilì a Zurigo, dove assunse anche un incarico di insegnamento alla Kunstgewerbeschule ed ottenne importanti riconoscimenti come autore di moderni cartelloni pubblicitari. Per la ditta di taxi Welti-Furrer concepì un cartellone che anticipa la composizione dinamica della veduta cittadina di questo quadro. Nelle elaborazioni seguenti dello stesso tema, le vetture di taxi sui ponti lasciano il posto a nature morte floreali in primo piano e a barche a vela che si stagliano contro lo sfondo. Il carattere tecnico-razionalista del cartellone pubblicitario assume attraverso i colori trasparenti e contrastanti un’aura misteriosa, quasi fiabesca. La luminosità interna e la profondità del quadro corrispondono al carattere schivo dell’artista, rimasto impenetrabile persino per gli amici.

(Fonte: catalogo ‚Innovazione e Tradizione‘, Berna 2001)

 

Otto Morach è nato a Hubersdorf (Svizzera) nel 1887, è morto nel 1973 a Zurigo (Svizzera).

Campo di attività: pittura, disegno, grafica

Opere di Otto Morach