Rémy Zaugg (1943-2005)

Davanti ai dipinti di Rémy Zaugg siamo confrontati con tematiche esistenziali: la vista e la cecità giocano così un ruolo centrale, insieme a domande del tipo: come funziona la percezione? Come possiamo farci un’idea del mondo? Zaugg ha fatto convergere le interazioni tra sguardo e coscienza e tra immagine e linguaggio in maniera talmente riflessiva e convincente da essere definito un filosofo-artista.

La ricerca di Zaugg sulla percezione inizia nei primi anni Sessanta con un’esperienza chiave. All’epoca ancora studente d’arte, Zaugg studia a fondo un quadro del pittore Paul Cézanne, La casa dell’impiccato (1873), che mostra una casa incastonata in un villaggio rurale. Il motivo è semplice, ma la composizione è estremamente complessa. Zaugg si accorse di percepirla in modo sempre diverso, sempre nuovo. Nonostante la complessità del dipinto, questo cambiamento doveva avvenire dentro di sé, nello spettatore. Vista in questo modo, l’immagine appare come uno specchio: non vede, ma riflette il nostro sguardo e diventa così la controparte in una riflessione mentale. Negli anni Settanta Zaugg crea i primi dipinti con parole, e dagli anni Novanta in poi il grande gruppo di opere Über die Blindheit (Sulla cecità), in cui alcuni lavori come Look, I am Blind, Look (Guarda, sono cieco, guarda) sono dipinti con colori così brillanti che la visione risulta quasi dolorosa. Le due serigrafie facenti parte della collezione della Mobiliare ci portano ai limiti della nostra percezione. Zaugg ha provocato deliberatamente e ripetutamente questa sovraeccitazione della vista. «Il tipo di dolore che provo quando guardo l’immagine mi rende consapevole del fatto che la guardo».

L’opera di Zaugg traduce l’idea che l’arte ha significato solo quando con essa intraprendiamo un dialogo: la nostra percezione forma l’immagine, che a sua volta forma la nostra immagine del mondo. La percezione sensoriale e il pensiero analitico confluiscono nelle opere di Zaugg, motivo per cui è considerato uno dei più importanti artisti concettuali e calligrafi contemporanei. È stato inoltre uno stimato organizzatore di mostre e autore di testi teorici d’arte.

 

Rémy Zaugg nacque a Courgenay (CHE) nel 1943 e morì ad Arlesheim (CHE) nel 2005.

Ambiti d’attività: pittura, serigrafia, disegno, installazione, progetti d’architettura (con Herzog & de Meuron)


vedi anche