Robert Suermondt (*1961)
Le ricerche pittoriche di Robert Suermondt prendono le mosse da fotografie scattate dall'artista o da lui semplicemente trovate. Ravvicinate e perturbanti come un primo piano, mettono alla prova la nostra percezione e contemporaneamente si interrogano sulle verità che i media ci propongono ogni giorno.
Suermondt sceglie spesso come modello immagini di scene di strada da lui stesso realizzate oppure fotografie tratte da giornali o riviste. L'artista estrapola particolari dal contesto, li ricombina in modo nuovo e li dipinge con colori intensi a olio o acrilico in modo da creare effetti caleidoscopici. Frammentati, complessi e senza un centro, provocano disorientamento e una iperstimolazione visiva.
Point mostra il dettaglio di un gruppo di persone in cui i singoli individui interagiscono tra loro nei modi più diversi. Si vedono parti di corpi, braccia e mani che si toccano. L'immagine sembra un'azione paralizzata come accade nel fermo immagine di un video. Si può toccare con mano la precisione forense con cui lavora Suermondt: mentre separa dall'immagine complessiva particolari come i drappeggi dei tessuti, impiega anche dissolvenze e sovraesposizioni per aumentare ulteriormente l'effetto di straniamento. In questo modo toglie ogni fondamento a un messaggio chiaro aprendo svariate possibilità di interpretazione dell'immagine. I contenuti dei suoi quadri si mantengono sul vago e possono così rappresentare un richiamo a flussi di informazioni sovrapposti che si distaccano continuamente dalla realtà per sfociare infine in un gran brusio.
Le opere di Suermondt sono state esposte anche alla Kunsthalle di Basilea e al Casino Luxembourg – Forum d’art contemporain. Ha ricevuto numerosi premi, come per esempio la borsa di studio Kiefer Hablützel nel 1987 e il premio Meret Oppenheim nel 2006.
Robert Suermondt è nato nel 1961 a Ginevra (Svizzera), vive e lavora a Ginevra e Bruxelles (Belgio).
Campi di attività: pittura, fotografia, film
