Cosa resta quando, alla fine della sua performance di arte-azione, San Keller esce dal suo ruolo per tornare alla quotidianità e le persone che sono state il suo pubblico, i suoi complici o gli esecutori delle sue istruzioni se ne vanno per la loro strada? Ricordi, esperienze? Sì. E a volte anche oggetti, che giustificano assolutamente una descrizione dell'arte di Keller come scultura con gli strumenti della comunicazione.
Uno di questi oggetti si trova in possesso della Mobiliare: una grande bandiera rossa con una stella bianca a 24 punte, che ricorda lontanamente gli spot grafici con i quali i supermercati reclamizzano le loro offerte promozionali. Questa specie di logo è una presenza frequente nelle azioni che dalla fine degli anni Novanta servono all'artista come strumento di indagine sul rapporto tra arte e vita, in cui gli astanti sono invitati ad abbandonare il ruolo di osservatori passivi e a partecipare attivamente alla realizzazione di opere. Anche la bandiera è il relitto di una simile performance, ideata da Keller nel 2001 con il titolo Tenete alta la bandiera per San Keller, a cui si accompagnavano istruzioni chiare: «Piena concentrazione sull'azione principale; sguardo rivolto dritto di fronte a sé; postura rilassata; gambe leggermente divaricate». I partecipanti potevano scegliere soltanto la direzione in cui tenere l'asta della bandiera – al centro, a destra o a sinistra. Il carattere partecipativo ed effimero di questa azione, il suo tratto poetico derivante dall'uso scherzoso del linguaggio e da un'interpretazione originale della tradizione sono tipici delle opere di Keller. Per lui infatti l'arte rappresenta un invito al dialogo, una perturbazione delle routine – per esempio, per la performance San Keller dorme sul posto di lavoro (2002) si è coricato su un giaciglio sotto la scrivania dei conduttori durante la trasmissione televisiva 10 vor 10 – e rappresenta soprattutto un servizio. Per questo accompagna a casa le persone la sera tardi o taglia loro i capelli nel museo ispirandosi al loro ritratto preferito.
Con le sue azioni, che offrono uno sguardo ravvicinato sui presupposti sociali della nostra percezione e del nostro comportamento, San Keller è uno dei principali artisti contemporanei svizzeri.
San Keller, nato a Schlosswil (Svizzera) nel 1971, vive e lavora a Zurigo (Svizzera).
Campi di attività: arte-azione, arte concettuale, arte nell'architettura, performance, video, disegno