Guidato dalla considerazione che l'accesso al suolo e alle sue risorse e i diritti che ne derivano sono elementi determinanti per la costruzione dell'identità individuale e collettiva, l'artista e curatore Séverin Guelpa (nato nel 1974 a Ginevra, dove vive e lavora) si interessa al territorio come spazio di emancipazione politica e culturale.
Ispirandosi alle diverse regioni del mondo che esplora e alle risorse che vi trova, l'opera dell'artista affronta questioni di identità, cultura, tempo e legame al territorio. Il video Rumbling Waters (2022) testimonia del suo interesse di lunga data per i deserti e i luoghi aridi, soprattutto nell'America settentrionale e meridionale, dove collabora con le comunità indigene, in particolare con il suo progetto a lungo termine MATZA. Questo video, in cui viene mostrata la ripresa al rallentatore di tre orci pieni d'acqua che esplodono sotto l'impatto di una pallottola di revolver, fa riferimento al contrasto tra l'avidità legata allo sfruttamento coloniale e alla commercializzazione dell'acqua nella regione di Fort Mojave, situata tra la California e il Nevada, e l'importanza culturale e spirituale di questa risorsa per il popolo amerindo che vive in tale territorio.
I video, le fotografie, le sculture e le installazioni di Séverin Guelpa hanno come soggetto o sono creati a partire da materie prime, pietre, elementi di costruzione o materiali di recupero che l'artista si procura, trasforma e assembla per parlare della nostra interazione con il mondo, il territorio e le risorse da cui dipendiamo. Con un approccio decoloniale la sua opera fonde creazione artistica, investigazione sociale e militanza, promuovendo una visione sociale dell'arte che è nata nella prima metà del XIX secolo e più recentemente ha dato vita al Fluxus e a differenti forme di arte ecologica.
Séverin Guelpa, nato nel 1974 a Ginevra (CH), vive e lavora a Ginevra (CH).
Ha studiato scienze politiche all'Università di Ginevra e arti visive alla HEAD di Ginevra. Mostre personali (selezione): Centre d’art Les Halles, Porrentruy (2023); Kunsthalle Arbon (2021); Kunstraum Walcheturm, Zurigo (2019); Ferme-Asile, Sion (2017); Halle Nord, Ginevra (2016, 2015). Mostre collettive (selezione): Triennale d’art Bex & Arts, Bex (2023); Museum Franz Gertsch, Burgdorf (2023); Museo de Manana, Rio de Janeiro (2022); Centex, Valparaiso / Museo Regional de Magallanes, Punta Arenas (2021); Château des Pentes, Ginevra (2020); Joshua Tree Treenial (2019); Palais de Tokyo, Parigi (2017). Vincitore del Prix Picker Aparté 2017-2018 e nominato agli Swiss Art Awards (2020).
Campi di attività: video, fotografia, scultura e installazioni