Urs Frei (1958-2023)

Ad ogni nuova opera presentata dall'artista di Zurigo Urs Frei negli anni Novanta sia il pubblico che la stampa reagirono con un misto di pura gioia e incredula meraviglia. E a ragione: pochi erano in grado di conciliare come Frei opposti come la banalità del quotidiano, la poesia della disposizione in pile e la riflessione sullo spazio con tanta intelligenza e spirito. E tali considerazioni rimangono valide anche oggi.

Dopo una formazione come commerciante, l'artista iniziò la carriera nei primi anni Ottanta ancora prima di concludere gli studi in campo artistico alla scuola Städel di Francoforte. Ispirandosi al postminimalismo degli anni Sessanta sviluppò presto strategie che gli consentissero di realizzare la propria idea di opera figurativa come scenografia mutevole per diversi elementi, materiali o oggetti usati, al confine tra pittura, arti plastiche e installazione. Gli interessava indagare su cosa succede trasponendo cose del mondo quotidiano nello spazio artistico e in che modo ciò possa permettere di esperire l'architettura come contesto d'arte. Negli anni Novanta divenne noto anche al grande pubblico con i suoi oggetti, cioè sacchi di plastica colorati, rigonfi, suddivisi in diversi segmenti da singoli cordini; nel 1997 suscitò scalpore alla Biennale di Venezia creando un panorama di borse di jeans e imballaggi usati nella chiesa di San Stae. Il fondamentale scetticismo di Frei nei confronti dei dipinti su tavola dimostrato in queste composizioni figurative mobili è andato man mano riducendosi a partire dall'inizio degli anni 2000. Ne sono nati lavori che – come l'oggetto murale ohne Titel del 2003 compreso nella collezione della Mobiliare – certamente si orientano al formato classico del quadro e alla parete come luogo di presentazione, ma al tempo stesso si oppongono alla definizione rigida di opera figurativa protendendo nello spazio rozze escrescenze di colori sgargianti. Negli ultimi tempi Frei predilige l'impiego di strisce di tela, t-shirt o supporti per quadri, usati o appositamente tagliati, a cui aggiunge il colore semplicemente come un ulteriore materiale, senza intenti figurativi o compositivi.

 

Con le proprie opere Urs Frei dà avvio proprio a questi processi di accumulo, combinazione, trasformazione e rielaborazione, mettendo in primo piano l'atto stesso del produrre. Questo equilibrio precario tra pittura, scultura e arte concettuale gli vale una collocazione originale nella scena artistica svizzera.

 

Urs Frei è nato a Zurigo (Svizzera) nel 1958 dove vive e lavora.

Campi di attività: arte oggettuale, installazioni, scultura, pittura murale, pittura


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Opere di Urs Frei