A Virginie Morillo piace oltrepassare i limiti. Per questo fin dall'inizio della sua carriera ha scelto un approccio fedelmente interdisciplinare che si colloca tra arte, grafica, moda, design e musica. E lo fa con spirito: già nel 2007 ha realizzato un autoritratto sotto forma di scultura di una candela che era stata accesa su tutti i lati.
Nata in Corsica e cresciuta nel Giura, dopo la maturità Morillo ha iniziato gli studi in campo artistico presso l'Ecole supérieure des beaux-arts (ESBA) di Ginevra, che ha finanziato anche lavorando come rappresentante locale del marchio di giocattoli giapponese Hello Kitty. Già da studentessa ha tenuto le prime esposizioni al confine tra arte e moda, in cui ha presentato dipinti di zucchero a velo da leccare o collezioni di accessori trash per adolescenti, allestito cupi mondi di favole o, nel ruolo di cantante di un gruppo elettro-punk pseudogiapponese, scambiato baci con il pubblico con la bocca protetta da pellicola trasparente. Più tardi ha creato design per tessuti e serie per griffe di moda come Fendi e Ket Void o anche collage di testi di Kanye West o del gruppo sudafricano Die Antwoord su colorati striscioni posti all'ingresso di spazi dedicati a installazioni vocali.
La collezione d'arte della Mobiliare comprende due disegni di Morillo. In Sans titre (grabbing shoes) (2008) una ragazzina con vestitino stile impero e taglio da paggetto posa come se si trovasse davanti a uno specchio, mentre un'altra quasi svestita è inginocchiata per terra e tende le mani verso le scarpe con il tacco indossate dalla prima. I tratti essenziali con cui è tracciato il corpo adolescenziale e la voluminosità dei vestiti creano un rapporto di tensione sul cui sfondo si staglia l'oggetto del desiderio al centro di questo disegno dal tono satirico. L'eccesso è il tema anche di Cochon pendu (2009), il ritratto di un bambino appeso ad una barra a testa in giù con la bocca aperta in un grido scatenato.
Con la sua passione per l'estetica e le strategie di identificazione della cultura trash e pop globale, Virginie Morillo, esponente di una generazione interconnessa di artisti, indaga sul potenziale emancipatorio della sovrabbondanza di stimoli seguendo la via tracciata da Pipilotti Rist o Sylvie Fleury.
Virginie Morillo, nata in Corsica (Francia) nel 1982, vive e lavora a Ginevra (Svizzera) e Città del Messico (Messico).
Campi di attività: disegno, installazioni, stampa su tessuti, video, performance, suoni, design per la moda, design delle acconciature